NOZIONI scientifiche

 

Alga Chlorella

L’Alga Chlorella nella scienza

Regolazione del colesterolo

Uno studio ha esaminato i livelli di colesterolo in 34 partecipanti, divisi in 2 gruppi, ai quali sono stati somministrati 510 mg di colesterolo alimentare derivante da tre uova per 4 settimane. Al primo gruppo, in concomitanza con le uova, i partecipanti hanno assunto anche l’alga Chlorella (C. vulgaris) (5 g/die) mentre al secondo gruppo è stato somministrato un placebo. Coloro che hanno seguito la dieta a base di tre uova più placebo hanno mostrato un aumento significativo del colesterolo totale, del colesterolo delle lipoproteine a bassa densità e del colesterolo delle lipoproteine ad alta densità.

La somministrazione di Chlorella in aggiunta alla dieta delle tre uova ha soppresso significativamente questi aumenti di colesterolo totale e delle lipoproteine a bassa densità e ha, per contro, aumentato significativamente i livelli sierici di luteina e α-carotene. In soggetti lievemente ipercolesterolemici, l’aggiunta di Chlorella ha determinato marcati cambiamenti nei livelli di colesterolo totale, trigliceridi, luteina/zeaxantina e α-carotene, nonché una significativa diminuzione dei livelli di lipoproteine a bassissima densità.

Questi risultati suggeriscono che la Chlorella potrebbe inibire l’assorbimento intestinale dei lipidi alimentari ed endogeni. Inoltre, i cambiamenti osservati nei lipidi sierici potrebbero essere associati a variazioni dei carotenoidi sierici. Si evince da questo studio che il consumo quotidiano di Chlorella fornisce potenziali benefici per la salute, riducendo i livelli dei fattori di rischio lipidici nel siero, come i trigliceridi. [1]

Effetto disintossicante (DETOX)

Uno studio dimostra come la Chlorella presenti un effetto disintossicante nei confronti delle amine eterocicliche. Queste ultime sono sostanze chimiche cancerogene che si formano quando aminoacidi, zuccheri e creatina delle carni (manzo, maiale, pesce e pollame) reagiscono tra loro durante la cottura ad alte temperature. [2]

Per valutare l’effetto dell’integrazione di Chlorella sulla disintossicazione dalle amine eterocicliche cancerogene, è stato condotto uno studio crossover randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, dove è stata somministrata l’alga Chlorella (circa 1.5 g/die) per un periodo di tempo di due settimane. L’integrazione di Chlorella ha diminuito l’escrezione urinaria del metabolita predominante delle amine eterocicliche cancerogene suggerendo che può contribuire ad inibire l’assorbimento intestinale delle amine eterocicliche o ad inattivare le sostanze cancerogene. [3]

Effetto antiossidante

È noto che gli eritrociti di pazienti affetti da Alzheimer si trovano in uno stato eccessivamente ossidato [4]. L’α-tocoferolo e i carotenoidi come la luteina, sono importanti antiossidanti lipofili negli eritrociti umani [5]. I livelli di luteina presente negli eritrociti di pazienti con malattia di Alzheimer risultano significativamente più bassi [6].

Si è osservato che l’assunzione orale di capsule di luteina previene l’accumulo di ossidazione lipidica negli eritrociti [7] fungendo da importante antiossidante. Questo fenomeno presente nelle membrane degli eritrociti è un’anomalia riscontrata nei pazienti affetti da demenza senile, compresi quelli con malattia di Alzheimer. Uno studio, eseguito su 12 soggetti anziani sani, mira a valutare lo stato di ossidazione lipidica e carotenoidi negli eritrociti e nel plasma a seguito di una somministrazione regolare di alga Chlorella per 2 mesi [8].

Quest’alga, infatti, si è dimostrata essere fonte di luteina [9]. Successivamente al primo mese di trattamento le concentrazioni di luteina negli eritrociti e nel plasma sono aumentate mentre i livelli di ossidazione lipidica risultano diminuiti rispetto allo stato iniziale antecedente alla somministrazione di Chlorella. I risultati suggeriscono che l’ingestione di Chlorella ha migliorato lo stato antiossidante degli eritrociti e abbassato lo stato di ossidazione. Queste riduzioni potrebbero contribuire a mantenere la normale funzione degli eritrociti e ad aiutare nella prevenzione dello sviluppo della demenza senile [8].

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